giovedì 19 giugno 2008

Back to Babylon

Ricordo...ricordo quando ero ancora un broker nel cuore della city, desk di cristallo e sorsate di redbull.. quando rubai uno di quei fottuti hacker ai nostri competitor centesimo dopo centesimo, click dopo click.e piu il tempo passava piu loro si incazzavano e facevano la spia ai nostri advertiser..pivelli, come se loro fossero puliti..e invece loro usavano i nostri stessi mezzi se non di più, un mistero che non sono mai riuscito a capire, a guardare la cosa a posteriori mi viene ancora da ridere. ma jucas era il broker piu sveglio di tutti là in mezzo e nessuno se ne era ancora accorto, solo i suoi publisher, solo i miei publisher :) vuoi fare più soldi? ok, eccoli, ma aumenta i volumi. che strumenti ti servono? eccoli. Insomma era davvero un fottuto gioco da ragazzi per me. forse perchè ero naturalmente portato per questi fatti e vedevo le cose prima che accadessero. Io scopavo col cambiamento mentre gli altri dormivano all'ombra dei mie viaggi. E quando si svegliavano..opzione non data. Poi jucas ne ebbe le palle piene e decise di volare via e di lasciarli con un palmo di naso. troppi pochi soldi e strategie inesistenti. La luna di Arrakis aveva di nuovo cambiato faccia ed il suo influsso mi ribolliva le sinapsi, e i punti follia stiravano le mie fissazioni verso un unico punto focale. cambiamento. La luna cambiava, così che il vecchio satiro giorno dopo giorno si faceva più debole e necessitava di un nuovo droide 24.24. Le stanche biogambe non erano più quelle di una volta e riflessi appannati lo confondevano alla guida del suo veicolo. fiero al comando del suo alloggio ancora continuava la vita di sempre, consapevole che la sua vita inesorabilmente volgeva al termine. Cambiare stanza e cambiare Company. O tornare giu nel cuore di zion per ricongiungermi con il mio doppio beriseven che ogni tanto bussava? E poi la storia della nuova arrivata dove la mettiamo? ancora mi ribolle il sangue a pensarci. così giovane e così tanto business in mano. Un volume di affari che sognavo la notte. Ma il problema non era lei, che pure era brava e capace. una goccia d'acqua attraversata da sole. il fatto era che quella fetta di torta doveva essere mia e invece mi era stata tolta di bocca mentre gia ne sentivo il profumo. troppo. e quando andai da Merlin con le dimissioni in mano lui disse 70k, una buona controproposta, ma io volevo quella fottuta fetta di torta, oppure una simile, il denaro per se stesso non mi è mai interessato. Ma di fatto ero già lontato e col cervello flippato sul posto dove sarei andato di lì a poco. e con la goccia d'acqua che ormai era diventata pioggia che rinfresca dopo tanto caldo.

Se non puoi sconfiggere il re, seducine la figlia

Nessun commento: