mercoledì 16 aprile 2008

VERDE


sono stanco, ho la febbre credo, sto correndo da ore nella notte, attraverso questa sorta di intreccio malefico di rami e spine fluorescenti, ho fame, una fame spaventosa, mangerei anche i vermi se ce ne fossero, ma non c'è nulla oltre la selva ostile e la notte.
continuo trascinandomi, abbagliato dai fulmini, schiaffeggiato dalla pioggia fredda e dai rami, oramai sono esausto e senza più vista, non riseco a focalizzare più nulla,sento che sto perdendo la connessione, sto per fallire, proprio vicino alla fine, dove tutti falliscono, dove tutti cedono, dove solo zero volò oltre l'inferno abominevole che protegge questo posto, dove solo esseri come pacman osano avventurarsi e tornare indietro per raccontare, per gli altri e solo sconfitta, rassegnazione, o morte.
mentre sento la connessione rallentare, oltre le ultime fronde vedo la torre, la verde torre, l'alto avamposto del misticismo cromatico, dell' alchimia della rete, dei suoi flussi sotterranei.
come altri avventurieri, sono riuscito solo a scorgerla da lontano, la residenza di greengiras, uno dei tre maestri delle torri, le tre luci della tricromia, i maghi che dimorano negli abissi della rete.
ringrazio dio di essere ancora vivo, non mi hanno bruciato, sono tornato indietro sano e salvo, con la testa ancora lucida, quel tanto che basta per capire che mi hanno lasciato vivo, per guardare, per essere l'ennesimo testimone, l'ennesimo che scorge il loro dominio, il prossimo che canterà la loro grandezza.


1 commento:

MART ha detto...

...Il sentimento più forte e più antico dell'animo umano è la paura, e la paura più grande è quella dell'ignoto....