sabato 19 aprile 2008


Una mattina tranquilla. Un lussuoso ufficio nel cuore di Arrakeen. La luce del sole che si riflette sulla parker d'oro posata sul desk di Merlin. 'Chiudi la finestra puttana! Pare che ieri i mocciosi abbiano giocato meno del dovuto...La media delle partite giocate è in calo del 60% sui principali target di riferimento, e sembra che la tendenza stia aumentando a partire della mezzanotte di oggi'. Merlin, faccio io, netrunner dice che ieri è successo qualcosa di grosso, giù da Doraimon. Un ciccione merdoso è esploso in aria giocando contro tuo figlio, e qualcuno teme che pacman sia tornato in circolazione. Tutti hanno paura di giocare con la nostra piattaforma di accesso perchè temono che sia pericolosa. 'Cazzo, quante volte glielo ho detto di smetterla di friggersi il cervello in quel modo, di non credere alle lusinghe di Pacman, ma lui niente. Inebetito come tanti dall'illusione di andare contro il sistema... di fare la rivoluzione..ma quale sistema poi..non lo sanno che PacMan è solo uno dei tanti attori in gioco?' Certo Merlin, quello che dici non fa una grinza, ma il nostro obiettivo ora è tornare a far girare i numeri. Numeri numeri numeri. Se no a mezzogiorno staremo già mandando in giro i nostri video CV.
'Ok ok, non prederti tante confindenze però, ricordati che tu rimani un broker di merda, ed io sono il tuo capo.'Ah ah ah, ora sei quasi comico e te la stai facendo sotto, io sono un broker di merda ma tu senza di me stavi ancora in quella caccola di società sfigata a fare protesi per vecchi. Io non me ne vado da qui solo perchè non mi frega del denaro e alla fine mi trovo bene, se volessi sarei tanto ricco da metterti al posto di quell'adroide là fuori. Merlin era evidentemente innervosito, suo figlio lo stava per fare licenziare e non sapeva con chi prendersela.
D'un tratto il mio schermo si illumina di verde, e dal verde compare la faccia di pacman che si muove e sembra voler dire qualcosa. 'Ciao Giucas, la missione è compiuta, il piano di acquisizione và alla grande. Abbiamo già portato l'80% del mercato delle piattaforme a Pacman ed il trend è in continuo aumento'.Bene, faccio io, tutto procede alla perfezione. 'Perfezione un cazzo fa Merlin, mio figlio è fottuto ed io tra pocò sarò licenziato! Io ti distruggo, maledetto!' E preso in mano il suo portatile me lo scaglia contro come un povero pazzo. Lo scanso. Poi dico rilassati Merlin, siediti sul tuo comodo divanetto e fatti fare un pompino dalla nostra cara Jenny. Abbiamo comprato Pacman.

venerdì 18 aprile 2008

PACMAN


ma che cazzo, non ci credo, è quasi mezzanotte e quello stronzo di Poncho ancora non si vede.
un ora fà dovevamo essere al locale di Doraimon per le scommesse su gli hacker, e lo stronzo è sparito.
stasera mi gioco la reputazione, porca puttana se lo faccio, punto tutto su quello stronzetto del figlio di merlin, che se il padre non racconta cazzate, è un vero figlio di troia nelle battaglie di hacker.
gli adolescenti di oggi non si sparano piu le seghe in bagno con i porno, oggi si friggono la testa in queste guerre da videogioco, ed io ci faccio un mucchio di soldi sopra, porca puttana se è vero.
Arriva Poncho tutto sudato come quel porco che è, in macchina ha due ragazzine di quindicianni, credo messicane, che sudicio porco depravato, se non fosse per il fatto che mi scopo la sorella, e che mi fa da corriere nel traffico di cornee, gli darei un bel calcio in culo, e lo venderei a i rigattieri di organi, a sud di questo schifo di città.
Attraversiamo il centro per dare un ‘occhiata alla situazione, non sembrano esserci movimenti strani delle guardie, tutto quieto stasera, Doraimon mi ha mandato un messaggio e mi ha detto che c'è il pienone, stanno aspettando tutti me per partire con le scommesse, stasera è un gran sera per me, mi tolgo tutti i debiti e riparto alla grande.
arriviamo al locale, la fila mi fa attizzare il cazzo, un infinita di mammocci con in mano le carte della felicità, aspettano davvero trepidanti la battaglia di stasera, come quando a i tempi, si scambiavano due cazzotti e un morso all'orecchio i vecchi pugili, una vera adrenalina da pre evento, porca puttana, si sta mettendo davvero bene.
Dentro saluto al volo Doraimon, e andiamo direttamente al piano inferiore, dove i ragazzi imprecano e gridano eccitati dal combattimento, i due avversari sono gia in postazione, uno di fronte l'atro, seduti sulle postazioni di connessione nuove, comprate a metà con Doraimon, pagate con le vecchie scommesse sui cani,ma è roba vecchia, ora è il futuro.
guardo i due ragazzini che si contendono la coppa e mi vengono i brividi, due ragazzini da liceo, uno obeso e con la faccia da bambolotto, e l'altro cosi magro che sembra una delle stecche del sedile.
non mi guardano ,hanno paura, paura e rispetto, sanno chi sono, e sanno che se non sarà una grande battaglia ,dopo l'incontro si incontreranno direttamente con me, ma senza i cavi e i modem.
prendo le schede scarabocchiate da Poncho e gli do un occhiata,il ciccione dovrebbe essere il piu quotato, campione di tutti i videogiochi di ruolo in rete che spopolano ora, di sparatutto alla fight for fuffy, ed è stato espulso da scuola per aver impiantato una webcam nel bagno delle insegnanti.
l'alro non ha credenziali di nota, leggo sulla scheda che si chiama Jimmy ed è il figlio di Merlin.
lo guardo bene, ma non somiglia per un cazzo al padre, ma se la dritta è vera, stasera incasso una fortuna, oppure sfondo le gambe al padre e al ragazzino.
il piccolo jimmy sembra nervoso, tiene la testa china come se avesse paura, ma appena mi avvicino meglio, noto che i suoi occhi stanno fissando il ciccione, con un espressione che mi fa anche un pò paura. ma porco cazzo, non sarà uno psicopatico il figlio di Merlin, mi viene da ridere,ma si,tanti cazzi, va bene tutto, l'importante e portarsi a casa un bell' incasso, cosi posso pagare i tipi del carico di SNIZ, prima che mi vengono a tagliare le dita.
incoraggio il piccolo merlin a fare del suo meglio, ma il moccioso sembra in trance, il ciccione e tutti i suoi sostenitori brufolosi si sganasciano nel prendere per il culo jimmy, ma lui niente, non reagisce minimamente, se ne sta li fermo con le sue cuffiette e il suo ipod, ipnotizzato, assente, ma che cazzo, e se perdesse?
mi viene questo dubbio atroce, ma è ora di iniziare,è tardi, non si reggono piu i tifosi, che oramai odorano di alcol e vomito, devo dare il via alle scommesse.
Mezz’ora dopo mi riavvicino al ragazzo, guardo tutta la zona in torno a noi, l'atmosfera satura di fumo e sudore,tutti puntano sul ciccione, io punto sul figlio di merlin, gli tolgo un auricolare e gli sussurro all'orecchio che se non vince gli ammazzo il padre e gli stupro la madre dopo avergli mangiato il cane, e che gli spezzerò le gambe, cosi sarà solo e paralitico in un mondo che lo vuole morto, lui annuisce sempre con il suo sguardo malato, gli spunta anche un sorriso che mi mette i brividi, si rimette le cuffiette e per un attimo ascolto la musica del ipod, riconosco per assurdo quel cazzo di motivetto, vecchio come la mia memoria, la canzoncina semplice e ripetitiva di un ,un, mi ricorda un videogioco di quando ero bambino.
i due ragazzini sono pronti, tutto è pronto,io sono pronto, mi allontano da jimmy pregando di non dover ammazzare davvero la sua famiglia, sax merlin è un amico in una qualche maniera, sarebbe una cosa spiacevole e fastidiosa, lo guardo un ultima volta e spengo le luci, inizia il duello.
un ora dopo sono di nuovo in macchina con Poncho, siamo scappati di corsa senza farci vedere da Doraimon, ho preso l'incasso della vittoria e sono scappato, cazzo, porca troia che botta, non avevo mai visto nulla del genere, dio santissimo,mentre stava per iniziare il combattimento ero sicuro che quel piccolo figlio di puttana aveva qualcosa di strano, ma non avrei mai pensato che andasse a finire cosi.
inizia l'incontro con il ciccione che si prepara a qualche mossa da hacker, i suoi amici gridano il suo nome da ciccione nerd del cazzo, tutti concentrati sul momento,il ciccione sà di vincere, io stringo i pugni quando quel piccolo figlio di satana fà partire una musica che lo sa solo dio da dove è uscita fuori a quel volume, la stessa del ipod, poi tira fuori di nuovo quel sorriso del cazzo, e il ciccione inizia a fare le bolle, e poi boom,il delirio totale, porca mignotta santissima, esplode in una valanga di lardo e budella su tutto il pubblico, una roba da vomito, io corro subito a prendere l'incasso e con Poncho prendiamo l'uscita d'emergenza, prima di uscire urlo al piccolo Merlin di scappare, ma lui si alza, si volta verso di me, e con quell'espressione folle , illuminata dalla luce gialla del monitor,tutto schizzato di sangue apre la bocca e mi fa"gnam gnam”

mercoledì 16 aprile 2008

Le tre torri

Blu


Ah, questa mia dannata psiche oramai se va per fatti suoi e non mi da pace. Un tempo li chiamavo punti follia, ed era una banale penalizzazione di quei giochi che si fanno da ragazzi, uno pò di idromele qualche biscotto di segale cornuta...tanta immaginazione... Poi pian piano le cose cominciarono a farsi reali e scoprii di essere in grado di vivere più vite contemporaneamente...M le mutaporte...i malefici di Moris Lieb...la possente ira di Tzinch..i ghiacci sterminati e poi giù, in fondo, fino spezzare i neuroni nelle ripetute fusioni con la grande madre rete. E se penso a quanto ero ingenuo e sciocco...ai pericoli corsi e a tutte le mutazioni che ho attraversato...c'è qualcosa che in tutta questa storia ancora non torna. Ora che sono vecchio e malandato. Ora che non mi rimane altra forza se non quella di aspettare la morte, mio ultimo viaggio, ultimo arcano che nessun vivente mai, fu in grado di svelare.

Rossa



ioni di argento e silicio, tocco lentamente con la punta della lingua i microcircuiti stampati che compongono
una delle spire della torre, piccole scariche elettriche e quel sapore acre e freddo, polvere d'argento e silicio,
un rumore impercettibile interrompe l'estasi, mi volto in cerca di qualcosa o qualcuno che non c'è, che non
vedo, sono solo, sono il solo a correre sulle vette della solitudine e della consapevolezza, spire di
conoscenza, infinite scale per infinite porte su infiniti mondi di informazioni infinite, miscroesistenze d'un
universo atomizzato, torno a guardare la sottile venatura che corre sotto la superficie fredda della pelle di
questa babele, torno a percorrerla nella ricerca d'un gap, d'un buco, d'una piega nella quale infilare la mia
umida lingua, come un cammello nel deserto, come un rabdomante disperato e cieco e perso, alieno al resto
del mondo, distante dall'altro da se e dalla ricerca, come un tossico da undertown che si trascina tra i resti
dello spawl e nella biomassa del kipple che avanza mangiandosi l'agglomerato, dov'è la mia dose di felicità,
dov'è il mio gral, dove la risposta? una risatina mi colpisce come un maglio dietro l'orecchio destro, mi volto e
sono solo, non posso pensare, il cervello umano in una situazione normale impiega circa sette secondi a formulare una risposta ad una sollecitazione esterna, sottopressione impiega 5 secondi, e giustamente
addizionato di un accelleratore brainpump a rilascio graduale di neurodorfina impiega circa 3 secondi, tra tre
secondi potrei essere già morto, scarto di lato e mi lascio cadere, lancio un paio di cloni in direzioni diverse e
mi volto, non vedo nulla ma so che è lì da qualche parte e mi sta inseguendo, la lucida superficie della torre
vive di riflessi rosso rubino, vuoti tentacoli elettrici si protendono verso di me, la risata ora è un tuono
possente, mi allontano nel buio vuoto nulla in cerca di salvezza...

VERDE


sono stanco, ho la febbre credo, sto correndo da ore nella notte, attraverso questa sorta di intreccio malefico di rami e spine fluorescenti, ho fame, una fame spaventosa, mangerei anche i vermi se ce ne fossero, ma non c'è nulla oltre la selva ostile e la notte.
continuo trascinandomi, abbagliato dai fulmini, schiaffeggiato dalla pioggia fredda e dai rami, oramai sono esausto e senza più vista, non riseco a focalizzare più nulla,sento che sto perdendo la connessione, sto per fallire, proprio vicino alla fine, dove tutti falliscono, dove tutti cedono, dove solo zero volò oltre l'inferno abominevole che protegge questo posto, dove solo esseri come pacman osano avventurarsi e tornare indietro per raccontare, per gli altri e solo sconfitta, rassegnazione, o morte.
mentre sento la connessione rallentare, oltre le ultime fronde vedo la torre, la verde torre, l'alto avamposto del misticismo cromatico, dell' alchimia della rete, dei suoi flussi sotterranei.
come altri avventurieri, sono riuscito solo a scorgerla da lontano, la residenza di greengiras, uno dei tre maestri delle torri, le tre luci della tricromia, i maghi che dimorano negli abissi della rete.
ringrazio dio di essere ancora vivo, non mi hanno bruciato, sono tornato indietro sano e salvo, con la testa ancora lucida, quel tanto che basta per capire che mi hanno lasciato vivo, per guardare, per essere l'ennesimo testimone, l'ennesimo che scorge il loro dominio, il prossimo che canterà la loro grandezza.