martedì 13 maggio 2008

root is a state of mind


# ./httfingerprint
httfingerprint v0.200 (beta) - web server fingerprinting tool
(c) 2023, M@N-U & G1098 prod. - see readme.txt
httprint {-h -x
httprint -h www1.pancam.com -s signatures.txt
httprint -h https://www2.nacpam.com/ -s signatures.txt
httprint -h http://www3.ancpam.com:8080/ -s signatures.txt
httprint -h 10.0.1.1-10.0.1.254 -s signatures.txt -o 10_0_1_x.html
httprint -x nmap.xml -s signatures.txt -oc report.csv
httprint -x nmap.xml -s signatures.txt -ox report.xml
httprint -i input.txt -s signatures.txt -o output.html

C'è stata quella volta che ce ne stavamo sorseggiando una bibita neurostimolante al Piano Bar di Neptuno SL. M@n-u indossava il suo avatar più sgargiante, una gargoyle rosso fuoco, io il mio quattrobraccia in smocking e bombetta, sulla schiena avevo stampato il mio motto preferito, " Root is a state of mind". Stavamo discutendo di exploit e donne, al solito. Sul primo argomento abbiamo sempre avuto maggior cognizione di causa. Il secondo più che altro per noi era speculazione teorica.
Il barman ci allungò questa dritta per fare soldi facili, le battle clandestine. Cominciammo così, per fare qualcosa di diverso, e per fare soldi con le scommesse. Poi M@n-u ci prese la mano.
Ora sono qui che aspetto. Vestito con lo smocking e la bombetta. Davanti a me ho la backdoor socchiusa dentro la quale ho infilato un piccolo ed innoquo tool per il gabbing. Non si può baciare una ragazza senza neanche presentarsi. Ho recuperato i miei attrezzi dal nascondiglio segreto. Tutti ne abbiamo uno. Non si può mica andare in giro con gli attrezzi da scasso. Io mi sono trovato questa porzione di memoria nel firmware delle stampanti della Università Libera di Cape Cost. Il sistema qui è ben protetto, ma non ci si può mai fidare, per cui appena connesso mi sono fatto un bel giro ed ho cancellato le mie tracce. Non ci sono ip riconducibili a me in questo momento, sono un fantasma nella rete. Eccoci qui, il cagnolino è tornato da papino con la palla. Ora gliela ributto dentro con attaccato un bel codice per il redirect degli scarti in virgola mobile sui flussi di denaro. Mi accontento di pochi byte io, non sono mica avido. Poi non servono soldi nel posto dove devo andare.

Finger Printing on http://ancpam.com:80/
Derived Signature:
NXApache-AdvancedExtranetServer/2.0.44 (MandrakeQUAD Linux/11mdk) mod_perl/1.99_08
Perl/v5.8.0 mod_ssl/2.0.44 OpenSSL/0.9.7a PHP/4.3.1
9E431BC86ED3C295811C9DC5811C9DC5050C5D32505FCFE84276E4BB811C9DC5
0D7645B5811C9DC5811C9DC5811C9DC511DDC7D7811C9DC5811C9DC58A91CF57
FCCC535B6ED3C295FCCC535B811C9DC56ED3C295050C5D336ED3C2959E431BC8
6ED3C295E2CE69262A200B4C6ED3C2956ED3C2956ED3C2956ED3C295E2CE6923
E2CE69236ED3C295811C9DC56ED3C295E2CE6923

Banner Reported: NXApache-AdvancedExtranetServer/2.0.44 (MandrakeQUAD Linux/11mdk)
mod_perl/1.99_08 Perl/v5.8.0 mod_ssl/2.0.44 OpenSSL/0.9.7a PHP/4.3.1
Banner Deduced: Apache/2.0.x
Scores:
Apache/2.0.x: 126 81.29
Apache/1.3.[4-24]: 118 64.73
Apache/1.3.27: 117 62.83
Apache/1.3.26: 116 60.96
Apache/1.2.6: 113 55.59
Apache/1.3.[1-3]: 113 55.59
Stronghold/4.0-Apache/1.3.x: 66 6.89
Netscape-Enterprise/4.1: 59 4.07

C'era questa piccola zanzara che continuava a ronzarmi nella testa.
Continuavo a ripetermi che cazzo la vita è una ed in un soffio può sfuggirti dalle dita e sei off, sei 0. Come era accaduto per il mio amico m@n-u . Lui era esploso, bruciato ed io ero rimasto qui, a trascinarmi nella rete alla ricerca di log che mi parlassero ancora di lui, di noi.
Eravamo diversi fin da piccoli. Lui più impulsivo, e più sbruffone, io più timido e prudente. La prima volta che mandammo in overflow il server Alamo Xtn della scuola ed acquisimmo il privilegio di admin sostituendo tutte le news e le web pages del portale della I.M.I. Don Rico di Marina di Andrano con foto di donne nude e link per siti porno, lui lo scrisse su tutti i muri, lo sbandierò in tutte le chat e nei forum. E ci beccarono. Non avevamo cancellato bene le tracce. Eravamo due bambini inesperti.
Eravamo diverso fin da piccoli.
Infatti io sono ancora qui e lui è esploso in una maledetta battle tra hackers. Avevamo anche scommesso una bella somma su di lui.
Comunque cazzo la vita è una.
E a me non interessa più.
Almeno non in questa forma.
Il Traghettatore mi ha insegnato la regola.
La stretta osservanza della regola porta alla conoscenza, e la conoscenza alla rinascita. Come una fenice brucerò, poi scrollerò le mie ali dalla cenere e spiccherò il volo verso le tre torri. Ma devo attendere il segnale. Devo superare la prova. E nel frattempo continuare a trascinarmi in questa inutile realtà.

EMWHTTPD/1.0: 50 1.60
dwhttpd (Sun Answerbook): 49 1.39
Netscapella-Enterprise/6.0: 49 1.39
thttpd: 48 1.20
Netscapella-Enterprise/3.5.1G: 46 0.85
Macrosoft-IIS/4.0: 45 0.70
Macrosoft-IIS/5.0: 45 0.70
Zeus/4.0: 26 0.53
Zeus/4.1: 25 0.52
Xerver_v3: 25 0.52
CompaqtoHTTPServer-SSL/4.2: 23 0.50
BOrion/2.0x: 23 0.50
AOLserver/3.4.2-3.5.1: 23 0.50
Jana Server/1.45: 23 0.50
Netscapella-Enterprise/3.6: 20 0.45
Macrosoft-IIS/URLScan: 20 0.45
NetWare-Enterprise-Web-Server/5.1: 20 0.45

La luce d'un neon mi illumina le mani sporche di sangue. E' il sangue di M@n-u.
Il gigantesco rasta che mi ha tirato fuori di li raccoglie un po' d'acqua da una pozzanghera e me la getta in faccia. - " Dai bello, svegliati!", mi urla. Ed io vorrei tanto svegliarmi e scoprire che è tutto un sogno, un incubo spaventoso. La faccia di quel ragazzino che ride ed il mio migliore amico che si gonfia ed esplode. Tutto in pochi secondi. Poi le urla, il caos, e le lacrime.
Le lascrime erano le mie, le urla non so.
-" Senti ragazzo, devi reagire, devi riprenderti. Vuoi farti un tiro?"-, mi dice il rasta porgendomi un cannone di maria benedetta. Un tiro. Cazzo si un tiro.
E mi sveglio. Ma non era un sogno, era un incubo. Reale.
- " Cosa cazzo è successo?"-, chiedo con un filo di voce. -" Non lo so, io ero al piano superiore. Non mi interessano questi giochi da pischelli. "-, mi risponde il tipo. - " Senti mi sembri un po' scosso, ragazzo, vuoi che ti chiami la mamma?"-
La mamma? Come cazzo gli viene in mente a questo qui la mamma?
- " No", gli dico, "io non ce l'ho la mamma."
Chi è quel figlio di puttana che ha fatto fuori il mio amico? Dove posso trovarlo? Come posso friggerlo? Non riesco a pensare ad altro, la mia mente già sta processando nuovi codici di malware per fotterlo. Devo trovarlo e vendicare M@n-u.
-" Beh, senti ragazzo, io ora ho da fare, devo squagliare per un po', ma prima devo passare ad innaffiare le mie piantine, ci vediamo..."-, mi dice il rasta porgendomi un bigliettino da visita.

Jana Server/1.45: 23 1.19
BOrion/2.0x: 23 1.19
Linksys AP2: 14 1.09
HPpT-ChaiServer/3.0: 32 1.07
Xerver_v3: 25 0.95
Zeus/4.1: 25 0.95
SunONETWO WebServer 6.0: 12 0.90
Netscapella-Enterprise/4.1: 12 0.90
FCisco-HTTP: 11 0.80
Lotus-Domino/5.x: 11 0.80
Zeus/4.0: 26 0.78
3Com/v1.0: 10 0.70
fnord: 10 0.70
RemotelyAnywhere: 10 0.70
WebLogic Server 8.x: 10 0.70
WebLogic Server 8.1: 10 0.70
Snap Appliances, Inc./3.x: 1 0.01
Linksys Router: 0 0.00
Linksys AP1: 0 0.00
EHTTP/1.1: 0 0.00

Ci sono un paio di cose che voglio fare prima di partire.
La mamma di M@n-U è ospite presso la Villa Arzilla. E' un'allegra vecchietta ma non ci sta molto con la testa. Da giovane faceva la cantante nei disco bar, ed ha partecipato alla diciottesima edizione del Grande Fratello. Quando passavamo le notti davanti ai computer ci preparava sempre il caffellatte ed i biscotti allo zenzero. Solo quello sapeva fare, caffè e latte e biscotti allo zenzero. M@n-u difatti era cresciuto a surgelati precotti e hot dog di strada. Però è una brava donna ed è sempre stata buona con me. Mi vuole bene. Io le voglio bene. Mia madre mi ha cresciuto a schiaffi e calci nel culo. La mia presenza metteva in imbarazzo i clienti. E poi non c'era molto spazio in casa. Insomma stavo spesso da M@n-u e mi piaceva sua madre ed il caffèllatte. Non ho avuto il coraggio di andare da lei a dirle di suo figlio. Non so se ci riuscirò mai.
Comunque prima di partire voglio pagare i debiti di gioco. E ripulire il nome di M@n-u. Insomma il conto lo pagava lui, ed ora se non saldo l'ultimo estratto conto mettono la vecchia in strada. Non mi va proprio che diventi biomassa nello sprawl. Le voglio bene. Così ho deciso di lavorare un po' su questa tratta, il mio ultimo lavoro per la Short Code. Un'autostrada vogliono i clienti, per far viaggiare i loro soldi. Io scaverò solo una piccola galleria ed una stradina che porti dritta al conto in banca. Voglio che la mamma si M@n-u stia bene. Su grossi volumi di traffico è improbabile che gli admin del sistema si accorgano del furto di pochi byte. E pochi byte su grossi volumi di traffico sono comunque un sacco di soldi.
Così ho fatto il mio lavoro. Un bel lavoro, rapido e pulito.
Ho solo provveduto a lasciare aperta una backdoor. Per tornare più tardi, comodamente, a fare il lavoro sporco.

domenica 11 maggio 2008

GREENGIRAS (quarta parte FINALE)


Il monitor si accende di una luce azzurrina che ci illumina i visi, sax guarda sorridendo il monitor, metre viene lentamente visualizzato un sottile filo di fumo,
che si colora di giallino verde, poi viene aspirato e fisce dentro una conduttura a serpantina, che si illumina al passaggio del fumo.
Poi la panna si concentra nel bocchettone, intrappolata in una bolla compressa, in attesa di essere aspirata.
Sax mi guarda e sorride

"Luboy, amico, fin dalla notte dei tempi, nell’universo esiste una rete complessa che unisce il tutto, come una connessione estesa per tutto l’infinito spazio, ogni pianeta e come un server pieno di dati, ed è connesso ad altri e cosi via, per accedere ha questa rete basterebbe usare delle capacità che esistono anche nel cervello umano, anche quello animale in genere, ma il fatto è, che non si sa il motivo per cui noi umani non siamo ancora in grado di connetterci, o addiritturara abbiamo perso tale facoltà.
Ma anche senza di noi, la rete va avanti e continua ad allacciarsi a nuove reti che si creano, e cosi sono nate le muta porte".

Ricordavo tutto sui giochi di ruolo, ricordavo tutto sui libri di fantascienza, non sono cosi scemo, anche se leggere e sempre stato un peso, meglio i videogiochi.
Comunque le parole di sax non mi impressionano piu dell’allucinazione che mi fa vedere la plancia e tutto questo sogno.
Sax preme un pulsante alla base del bocchettone, e la bolla inizia a roteare, intorno a noi le urla delle simil scimmie si fanno assordanti, mi rimbalzano nel cervello, fastidiose, sax mi guarda, mostrando la strana armatura che indossa.

Appartengo all’ordine tricromaico, custode della selva delle memorie, del nettare del viaggiatore, schudiero del cavaliere verde.
Questa e la plancia della mutaporta, da qui si accede alla rete superiore, quella dove si muovo gli dei.

Inizio ad vere un timore, il viaggio assume una piega che non mi piace, la voce di sax mi fa paura, cosi piena di convinzione. Ma andiamo, ma che mi sta racontando, nemmeno un fattone segaiolo collezionista di fumetti, racconterebbe una trama cosi ridicola, cosi scontata, che merdata sax, perche mi guardi con quegli occhi allucinati, e solo l’erba, oppure sei impazzito. Ma non dico nulla, mi limito ad ascoltare la sua delirante follia.

La tricromia viaggia per la rete superiore,e osseva tutto.
Il cavaliere verde , il rosso e il blu.
Tre essenze che supervisonano l’immensita del cyberspazio, che sono all’apice della sintesi.
Il nostro culto prevede una totale dedizione alla tricromia e al messaggio superiore, la sapienza sconfinata di prophet , portavoce della parola, mi ha illuminato sulla metodica per arricchire la nostra esperienza umana, con le pratiche spirituali della tricromia.
Green giras è il frutto di tale insegnamento, la chiave di accesso per noi ad una coscienza piu ampia, ad una connettività maggiore.
Le particolarità insite in green giras, accentuano il flusso del pensiero, sposandosi con la frequenza della rete maggiore, trasformano il cervello in un libero elaboratore cosciente, capace di riceve ed inviare dati ad una velocità smisurata, consentendo il lancio nel mutaspazio, attraverso la mutaporta, nel flusso di coscienza del mutapensiero.
Prendi luboy, questa è l’armatura che ti consentirà di essere dei nostri, indossala.
Essa ti proteggerà dalla distruzione delle cellule celebrali, e convertirà le proprietà nutritive della piantà, in nutrimento per te, e per il tuo viaggio. Indossala.
Ho bisogno del tuo aiuto per fermare pacman, il suo stupido egocentrismo sta danneggiando la figura della tricromia, ma i tre cavalieri non proferiscono parola, spetta a noi fermarlo, non so come ha fatto pacman ad acqistare cosi tanto potere, era solo un hacker da quattro soldi, fino alla scoperta di green giras, la mia scoperta, ma tu non puoi capire ancora, aiutami luboy, indossa l’armatura e abbraccia la parola superiore della tricromia. Indossala.
Il fumo di green giras di porterà d’innanzi al grande consiglio, e vedrai con i tuoi occhi lo spettacolo divino che è la rete maggiore, conoscierai l’infinito senza confini, il viaggio piu lungo di tutta la tua esistenza, portando con te il supremo messaggio rgb.
Luboy, siamo ad una svolta epica, e noi siamo sulla cima del mondo. Indossala.

Mi risveglio che il portatile sta mandando una traccia del vecchio aphex, un pezzo pero morbido di pianoforte.
La serra è sempre accesa e si sente qualcuno bussare la porta.
Mi alzo e vado ad aprire.
Stranamente non ho nesun tipo di postumo, anche se il trip è stato estremo.
Il fattorino lascia un pizza e se ne va.
Entro e chiudo la porta, mi assicuro che non ci sia piu nessuno, mi avicino al tavolo e apro il cartone, dentro c’è una bella margherita fumante,e un bigliettino per me.
Lo apro, dentro c’è il faccino tondo e famelico di pacman, la sua firma, non c’è altro.
Mi mangio un pezzo di pizza, mentre sfoglio la rivista, leggendo l’articolo sull’esperienze sessuali adolescienziali di stella star, ripenso alle parole di sax, alla follia che ha catturato il suo sguardo.
Che voleva da me, che pena che potrei mai fare io nel suo mondo stralunato, la mia vita e già un casino cosi come è, non ho bisogno di puttanate in stile frullato di follia tossica, non ho piu bisogno delle improvvise apparizioni di pacman nella mia vita, di tutti i casini che questi due stronzi continuano a procurami.
Che cazzo me ne frega a me della mutaporta, del mutapensiero e delle mutacagate che la mente di sax merlin produce, lui ha fatto una scelta, ha deciso per un mondo illusorio alimentato dall’erba che vende, e che si fuma, io devo pagare un milione di bollette, camminare millimetro per millimetro in quella cazzo di metro per andare a fare un lavoro di merda, senza mai una svolta, l’unica meraviglia che mi godo, sono le scopate rubate alle mignotte clone, che poi rischio pure di innamorarmi, o di farmi fottere tutti i soldi.
Pacman sta trafficando e guadagnando sperando di diventare il tony montana del cyberspazio, sax si è bruciato definitivamente la testa, e si e smarrito in un cazzo di universo parallelo, e nessuno si e mai soffermato a pensare per un attimo a me.
E tardi, devo rientrare, domani lavoro,e mi sono pure scordato l’ombrello.

GREENGIRAS (TERZA PARTE)



Mi faccio largo fra le liane e le foglie di banano, seguendo il perimetro della struttura metallica. La ruggine ha intaccato la solida parete in piu punti, sembra lo scafo di una nave. Enorme, caduta dal cielo e dimenticata qui per sempre.
Da lontano si sentono le grida di esseri dal richiamo bizzarro, qualcosa di simile alle scimmie,o almeno voglio credere che sia cosi, mi affretto a trovare un ingresso quando vedo davanti a me, una bellissima pianta indica nel massimo della sua eplosione di thc, guardandomi in giro noto parecchie piante, e ora che ci penso, l’aroma che sento e proprio il profumo di shiva, con un retro gusto al limone, sono circondato da un paradiso di piante, e dietro di esse l’ingresso alla struttura. Prendo qualche cima ed entro.
La prima impressione e quella di una plancia di un astronave, una di quelle alla fight 4 fuffy missione spazio, fantascienza pura, un trip assurdo, anche qui la natura ha avuto il buon gusto di decorare la zona, con le solite liane e le solite piante di shiva.
Potrei paragonare questo posto ad un altare, un altare della meditazione ganja, una poltrona fa da posto di comando, e un bochettone piazzato d’avanti l’unico comando da usare.
"L’erba va infilata in un apposito vano, viene cotta da un raggio e i vapori catturati e spinti nel bocchettone, dove il pilota meditativo inala fino all’ultimo filo di fumo, e si prepara al prossimo viaggio".
dico ad alta voce senza volerlo.
“bravo hai capito molto”
la voce di sax merlin mi colpisce come un camion sparato al massimo, ritorno lucido per un attimo, non posso fare altro che voltarmi e capire se sono impazzito, o se l’erba che avevo fumato non era un esperimento del governo.
Sax ha la sua solita faccia, ma un espressione diversa, sembra compiaciuto di avermi sorpreso, di avermi scioccato, se ne sta li tranquillo vestito in una maniera ridicola, con quel espressiona da faina.
So benissimo che sta per raccontarmi tutto, e il mio ultimo desiderio prima di capir ogni cosa, e di accendermi un'altra canna.
Poi sax mi dice:

"vedi luboy, tutto e iniziato per gioco, anni fa, quando io te e pacman cercavamo mondi nuovi dietro ogni angolo, dentro ogni scatola, non ho mai smesso di cercare, nemmeno quando pacman ha iniziato la sua folle cavalcata del potere.
I nostri giochi mi sono rimasti dentro, non era solo un intuizione, non era solo la voglia di evadere dalle nostre vite da quartiere, o un impulso del tutto irrazionale, io ho trovato la chiave di tutte le porte, quella dei nostri sogni, dei sogni di tutti".

Sax mi sembra impazzito ma stranamente calmo, deve essere il thc che gli controlla la pressione, si avvicina alla console della plancia di comando e accarezza il bochettone.

"Sai luboy, non e stato semplice, tutti i miei debiti, solo pacman poteva aiutarmi in questa storia, e ora come ora, forse, e stato un bene.
Avevamo pensato di dirti tutto un gorno, ma poi le cose hanno preso una piega particolare, insolita, insomma, è difficile spiegare ora, cosi, mi prenderesti per pazzo.

Lui crede che lo trovi pazzo, ignorando il fatto che mi trovo in una specie di astronave aliena, seppelita dalla selva, quando poco prima mi trovavo nel suo salotto a bermi un caffe.
Ma poi capisco tutto, proprio nel momento in cui sax tira fuori una piccola cima di marijuana.

"Questa è green giras, selezionata da anni, incrociando e trattando le specie piu raffinate, immagino che gia conosci il suo sapore inimitabile.
Green giras e la chiave di cui parlavo, la scoperta di una vita, che mi ha trovato pronto su piu fronti, da una parte la mia passione proverbiale per questa specialità di vegetale,e dall’altra la mia dedizione alla causa degli hacker.
Sono tanti anni ormai che pacman mi ha introdotto nel mondo e nella mistica della rete, portandomi fisicamente nei luoghi segreti dove si incotravano i piu famosi hacker della storia, sò cosa stai pensando, per fisicamente intendo la connessione neurale, la proiezione in rete piu reale e completa, almeno cosi credevo".

Sax si siede sulla poltrona e attiva la console, un piccolo vano si apre, illuminandosi di rosso, sax mette la cima di green giras nel vano e preme il pulsante di invio.

"Caro il mio luboy, forse pacman ti voleva far credere di tenerci molto alla tua carriera, ma fidati di me vecchio amico, ora pacman e lontano da tutto, ed ha iniziato una guerra pericolosa, l’unico motivo che mi ha spinto a renderti partecipe a questo, è la nostra amiciziza fraterna, e il fatto che ti voglio proteggere da lui.
Non puoi immaginare cosa è diventato pacman nella MUTARETE, il potere che ha acquisito, forse troppo per un solo essere umano. Ma ora, ora capirai tutto.

GREENGIRAS (SECONDA PARTE)


Setaccio tutta la casa, ma di sax nessuna traccia.
La camera da letto vuota, la cucina in disordine, il bagno uno schifo, vestiti e cartacce ovunque, inizio a pensare che sax si sia perso nella propria confusione.
Mi verso del caffe, ma evito il pancake che sta in bella vista accanto al frigo, con sax non si sa mai, meglio evitare ora, e mi avvicino alla serra interna per dare un occhiata.
Sax negli ultimi anni aveva creato una bella selezione di piante, mixando indica e sativa, con amore e pazienza, di seme in seme, sempre con amore, fino alla sua grande opera d’arte, la mangiatesta.
La vedo, eccola li, bella e rigogliosa , fra due piccole lowrider, sembra una regina, con i suoi colori maestosi tendente al porpora, le sue larghe foglie, che la vestono a sera.
Sax è il campione se si parla di ganja, che poesia.
Mi avvicino a lei e noto una cosa particolare, alla fine della serra interna c’è un piccolo box trasparente, illuminato e ventilato, sembra una vetrina da museo, dentro c’è una piccola pianta, sembra un'altra low ma ancora piu nana, minuscolo bonsai, grande come una cima di una pianta piccola.
Sembra pronta, i pistilli rossi e ricci, la resina che la imperla e la rende graziosa e carnosa, è stata potata da mani ferme e capaci, con maestria giapponese e movimenti armonici, la sua piccola misura la rende fragile e bellissima, brillante di un verde che non so spiegare. Un cartello ha sopra il suo nome
Si chiama Green giras, la mutapianta.
Il caffe mi ha messo addosso una certa voglia di fumare.
Si sa che noi tabbagisti siamo fatti cosi, ma non si disdegna mai anche una bella fumata d’erba, che è anche piu salutare, sopra tutto se è quella di sax.
Le cartine in pura cellulosa sono finite, le rizla in riso pure, di vaporizzatori non se ne parla, meglio qualcosa di piu medidativo, cosi mi faccio venire in mente qualcosa, per ritrovare sax.
Telefono a pacman anche se gia so che non risponderà, apro una heineken e mi stacco un bel cimotto di white rino special edition, certo anche la mangiatesta non sarebbe male, ma l’ultima volta ho dormito una settimana per riprendermi, stavolta mi serve qualcosa di diverso, potrei approfittare del fatto che sax non c’è, e scegliere io una volta tanto, magari mi faccio un bel intruglio di varie qualità, e poi mi butto in rete a cercare pacman, magari sax e partito come diceva, per una vacanza, pacman e in grado di tracciarlo benissimo, sempre se la polizia non sta cercando di traciare lui.
Ma poi i giornali e i telegiornali, tutti i media, ingigantiscono tutto, hahahaha, pacman re dello spaccio di softaware psicotropi, minacciato dalla mafia e ricercato dal governo, sembra la trama di una partita di sax a cyberpunk, quelle dove noi alla fine scopiamo sempre ultra fighe dal grilletto facile,e salviamo il mondo demolendo città e sterminando tutti.
Che fantasia, prendo il bong e metto un po di musica, una selecta di drum&bass cypess hill e barry convex, assalti frontali e musica hard-zen.
Sax ascolta solo raggae o metal incazzato, io sto un po piu sul tribale moderno, e musica elettronica.
Sigarette dippiu finite, saranno dippiu, ma finiscono esattamente come le altre.
Prendo dalla serra un cimotto di hymalayan, e mi accorgo che la teca della piccola green giras è aperta, mi guardo in torno, ma non c’è nessuno, mi prende quasi un coccolone, ma per fortuna noto il timer a cui è collegato un sistema di braccetti, evidentemente la pianta è pronta, e sax si è perso l’evento, oppure no?
Non so dire quante cose mi passano per la testa in questo istante, una specie di stimolazione improvvisa e inaspetatta della fantasia.
Dietro la teca della piccola lowrider trovo un messaggio di sax, incredibilmente e per me, anche se sembra assurdo che sax mi lasci un messaggio nascondendolo diero la teca, almeno che lui non volesse che io…..ok
Preparo la mista per il bong mentre leggo il foglietto, dice” entra nella mutaporta” una di quelle frasi che sinceramente a me non dicono un cazzo. Stranezze da fumatore assiduo di ganja.
Sax e sparito mentre la sua creatura è venuta alla luce, di sicuro una fumata se l'è fatta prima di andarsene, e magari proprio della green giras, magari se gli do una assaggiatina sax non si arrabbiera, insomma, andarene con al porta aperta, in un quartire come questo, con una stanza stracolma di erba, e poi il computer la macchinetta per l’espresso, insomma, mi merito una bella ricompensa per essere capitato qui per caso.
Mi avvicino alla teca e prendo green giras, il profumo mi si appiccica alle dita con la resina,sa di buono, di natura, anche se è nata in una gabbia. La metto con cura nell’essiccatore e preparo il bong.
Che enorme panna bianco-verde ne esce fuori, hits from the bong my friend, carico aria e mando giu tutto, mi riempo i polmoni di un esplosione multicolore, sento la testa allentare la presa e la gola insaporirsi degli aromi piu diversi, chiudo gli occhi e milascio trasportare dai bassi in un flusso mistico, un viaggio calmo, a vele alte, immagginando tutto il mondo come una bolla, galleggiante fra le mie mani, le radici verdi di piante meravigliose, contornano il profilo di una struttura futuristica, intormo a me è cresciuta una jungla sud americana, dove pero dei led rossi e intermittenti, ne spezzano la magia.

GREENGIRAS (PRIMA PARTE)


Sono le 19:30 quando arrivo sotto casa di sax merlin, diluvia come se dio avesse deciso di farla finita con noi proprio oggi, l’acqua che sgorga a forza dai tombini, trasporta il putrido delle strade verso il basso, verso i quartieri poveri, qui a casa di sax merlin.
La notte è invasa dai neon posti sopra le carrozzette dei cinesi, che sembrano lucciole malate, o radioattive, che trasportano i loro intrugli su e giu per i vicoli, mentre negli angoli oscuri i vari pusher spingono i loro smile.
Mi sento una merda, e una volta tanto non è colpa dei postumi da tequila, o di qualsiasi altra sostanza, sax mi stava cercando da mesi, ma io ero troppo impegnato con pacman, per inseguire anche i sogni di sax.
Sax era il mio migliore amico al liceo, amici di quelli che si dividono tutto, donne droghe e delusioni catastrofiche, due sognatori di altro livello, roba da wisky a colazione e lsd per merenda.
Sax era l’ultimo della classe, proprio come me, ma aveva un cervello superiore, non come me.
La sua passione verso ogni cosa era pazzesca, una curiosita onnivora degna di un Leonardo Da Vinci, pile di fogli sacarabbocchiati, schizzi e appunti, esperimenti, delusioni, sax esplorava le cose con tenacia impressionante, anche se questo lo aveva portato lontano dalle feste liceali, figa e tutto il resto.
Ai bei tempi, pacman era dei nostri, serate intere a giocare a videogiochi a 8 bit, film porno e gdr fantasy, cervelli sempre fumanti di nuove fantasie, eravamo capaci di scolarci 2 bocce di grappa aromatizzata, e avere ancora la forza di leggere il risultato del dado da dieci. Dai pacman, il drago ti spara una palla di fuoco in piena faccia, e pacman, ok, mi ci accendo la canna.
La porta di sax è aperta, entro senza tanti complimenti, anche se potrei ritrovarmi fulminato dal sistema di sicurezza, sò bene che con la pioggia sax, ha staccato tutto, per non rischiare di nuovo una strage.
L’ingresso è bagnato di impronte e fango, il salotto immerso nella penombra calda delle luci della serra interna.
Sparsi a terra i fumetti di miller e mc farlene e poi manga a non finire, riviste porno, e libri di botanica alternativa, sul tavolino al centro della stanza, il portatile è acceso, e li vicino ancora fumante il bong verde acido,souvenir dell’olanda.
Mi avvicino al tavolo, una rivista poggiata accanto al bong ha in copertina stella star, la famosa attrice di olomovie della morefeus clip, la preferita di sax, ma al suo interno trovo qualcosa di piu interessante.
Un articolo parla di pacman, sax lo ha evidenziato in verde,l’articolo illustra il nuovo movimento di droghe software, di cui pacman e bandiera, fra i giovani è tornato in voga il culto degli hackers e le loro droghe, che agiscono tramite dei software, appositamente programmati per creare impulsi che raggiungono l’utente connesso per via neurale, procurandogli allucinazioni e dipendenza, a quanto pare si è creato un giro di soldi e richieste tale, da preoccupare i governi e la mafia.
Mi sale un brivido lungo la schiena, che sembra un insetto con mille gambette punzecchianti, pacman indagato per una cosa cosi pesante?
Il governo? La mala?
Ho un urgenza impellente di parlare con sax.