domenica 11 maggio 2008

GREENGIRAS (PRIMA PARTE)


Sono le 19:30 quando arrivo sotto casa di sax merlin, diluvia come se dio avesse deciso di farla finita con noi proprio oggi, l’acqua che sgorga a forza dai tombini, trasporta il putrido delle strade verso il basso, verso i quartieri poveri, qui a casa di sax merlin.
La notte è invasa dai neon posti sopra le carrozzette dei cinesi, che sembrano lucciole malate, o radioattive, che trasportano i loro intrugli su e giu per i vicoli, mentre negli angoli oscuri i vari pusher spingono i loro smile.
Mi sento una merda, e una volta tanto non è colpa dei postumi da tequila, o di qualsiasi altra sostanza, sax mi stava cercando da mesi, ma io ero troppo impegnato con pacman, per inseguire anche i sogni di sax.
Sax era il mio migliore amico al liceo, amici di quelli che si dividono tutto, donne droghe e delusioni catastrofiche, due sognatori di altro livello, roba da wisky a colazione e lsd per merenda.
Sax era l’ultimo della classe, proprio come me, ma aveva un cervello superiore, non come me.
La sua passione verso ogni cosa era pazzesca, una curiosita onnivora degna di un Leonardo Da Vinci, pile di fogli sacarabbocchiati, schizzi e appunti, esperimenti, delusioni, sax esplorava le cose con tenacia impressionante, anche se questo lo aveva portato lontano dalle feste liceali, figa e tutto il resto.
Ai bei tempi, pacman era dei nostri, serate intere a giocare a videogiochi a 8 bit, film porno e gdr fantasy, cervelli sempre fumanti di nuove fantasie, eravamo capaci di scolarci 2 bocce di grappa aromatizzata, e avere ancora la forza di leggere il risultato del dado da dieci. Dai pacman, il drago ti spara una palla di fuoco in piena faccia, e pacman, ok, mi ci accendo la canna.
La porta di sax è aperta, entro senza tanti complimenti, anche se potrei ritrovarmi fulminato dal sistema di sicurezza, sò bene che con la pioggia sax, ha staccato tutto, per non rischiare di nuovo una strage.
L’ingresso è bagnato di impronte e fango, il salotto immerso nella penombra calda delle luci della serra interna.
Sparsi a terra i fumetti di miller e mc farlene e poi manga a non finire, riviste porno, e libri di botanica alternativa, sul tavolino al centro della stanza, il portatile è acceso, e li vicino ancora fumante il bong verde acido,souvenir dell’olanda.
Mi avvicino al tavolo, una rivista poggiata accanto al bong ha in copertina stella star, la famosa attrice di olomovie della morefeus clip, la preferita di sax, ma al suo interno trovo qualcosa di piu interessante.
Un articolo parla di pacman, sax lo ha evidenziato in verde,l’articolo illustra il nuovo movimento di droghe software, di cui pacman e bandiera, fra i giovani è tornato in voga il culto degli hackers e le loro droghe, che agiscono tramite dei software, appositamente programmati per creare impulsi che raggiungono l’utente connesso per via neurale, procurandogli allucinazioni e dipendenza, a quanto pare si è creato un giro di soldi e richieste tale, da preoccupare i governi e la mafia.
Mi sale un brivido lungo la schiena, che sembra un insetto con mille gambette punzecchianti, pacman indagato per una cosa cosi pesante?
Il governo? La mala?
Ho un urgenza impellente di parlare con sax.

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