venerdì 14 novembre 2008

SUPER SIZE OF TRAGEDY

immemorabile, supersonico, mando in frantumi ogni regola, lanciato a capofitto negli abissi della rete, schegge di elettroni rimbalzano sul mio viso come scintille, sono una meteora incandescente, abbatto la barriera di ogni limite, sono pura rabbia urlante, forte, piu forte delle bombe, piu forte dell'avanzata inesorabile dell'umanità, piu forte di quanto posso reggere, lascio brandelli di corpo al mio passaggio, lanciato come un pensiero isintivo che subito si concretizza in azione, non mi ferma più nessuno, nemmeno l'impossibilità di sopravvivere a questa folle corsa.
sto morendo.
sto morendo mentre il mio corpo impatta con la torre verde, muoio mentre attraverso le stratificazioni energetiche che compongono la torre, mi consumo nella resistenza del suo potere, stringo a me tutti i pensieri e i ricordi che ho più amato, abbandono per sempre questa vita zoppicante e ammorbata, dove non è permessa fuga,dove tutto è accanimento terapeutico, muoio per rinascere ancora, nella rete,non piu come suo spettro, ma come sua parte.
guardami maestro verde, guarda la volontà di un uomo come può ancora sorprenderti, guarda come il tuo allievo ha imparato la lezione che non gli hai mai concesso, guarda come il caso porta nuove e inaspettate soluzioni, come possono sfuggire di mano, come possono sfuggire dal controllo.
maestro verde, ti regalo lo stupore che a noi mortali disegna la via, l'improbabile, il caso che ci governa, questo mio ultimo dono da uomo, mentre svanisco nella tua luce, e nell'infinita del tempo che si dilata, divento te.

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