lunedì 21 aprile 2008

RASTA BLASTA


La fogna tappata sbocca dal tombino come una fontana impazzita,la merda raggiunge il soffitto e l’aria è satura all’inverosimile di gas, devo uscire di qui o riuscire a stapparla.
Sono entrato al cesso per farmi un cannone nel momento di pausa, quando quel boato mi ha fatto cadere dalla tazza.
Doraimon non fa storie se fumo nel cesso, ma non vuole che i clienti mi vedano, dice che non è serio per un buttafuori fumarsi le canne, non è professionale, ma diceva la stessa cosa dei tatuaggi e dei dred che mi arrivano al culo, certo che al cesso mi sento più tranquillo, stacco un po’ da quella marmaglia di fighette che riempie il locale, poi stasera ci sono pure quelle troiate di sfide tra eunuchi di dodici anni, che si credono hacker o craker o stronzate simili.
Al caro rasta blasta, serve solo ganja e topa, e qualche coatto da malmenare, con il tempo ho dovuto cambiarmi le mani, entrambe, per via delle lesioni alle ossa, e di menare con le armi poco mi piace, al vecchio rasta blasta piace sviolinare ginocchiate e pugni, e non piace la morale del cazzo, è solo piacere, e poi avere le mani robot, mi fa sentire come mazinga.
Mi ritrovo sporco e puzzolente,pieno della merda schizzata fuori a pressione, ma non è una novità, da quando vivo nello scantinato di doraimon profumo più del solito, certo lavorare è bello, mi piace, ma prima mi sentivo più libero, quando vagavo per la città a cercarmi da bere, mannaggia la mia mania di menare le mani, sempre a fare a botte, è normale che poi la gente ti fa lavorare, ti dice dai, vieni, ti do un lavoro, devi solo menare alla gente, ed io che faccio? La strada è bella, ma anche le puttane di doraimon sono belle, e poi la ganja, o si, quanta ganja che mi fumo ora, devo solo tenere a bada la clientela cattiva, e poi gli amici di Doraimon mi riempiono di ganja.

“ma che cazzo stai facendo rasta? Hai distrutto il cesso cazzo. Forza vieni di sotto è successo un casino, Marione e Poncho hanno combinato un macello, forza muovi quella merda di culo.”

Oh no! La mia cameretta, qualcuno aveva messo un ciccione in un frullatore e aveva messo alla massima velocità, la mia povera cameretta.

“dammi una mano qui forza, prima che arrivano le guardie, sta volta il questore non si accontenterà della solita mancia, porca puttana Rasta, aiutami con quei pezzetti di lardo fritto.

Mmm lardo fritto, tutta questa storia mi sta mettendo fame, cosi mi abbasso per prendere i pezzetti di lardo fritto e ne assaggio uno. “però, buono”.

Doraimon ritorna su per governare la storia, tra un po’ la polizia vorrà sapere da lui cosa è successo, ma io non posso farmi vedere, troppe volte ho menato pure a loro, e ogni volta finisce male.
Nella stanza è rimasto solo un ragazzino magro come un randagio, che piange su i resti del ciccione,mi avvicino e lo tiro su da terra.

“che fai piangi?”

“il..il…il mio amico è….”

“a si, il tuo amico, era veramente buono, dai dammi una mano che devo sbrigarmi, vuoi fare un tiro?”