domenica 20 aprile 2008

POWER PILL


Jimmy merlin era rimasto in coma all’ospedale psichiatrico per due mesi, sotto la vigilanza della polizia e gli occhi del padre che non smettevano di piangere, aveva la testa ricoperta di fili e luci che sembrava un puntaspilli di natale, tutto intubato ,sul quel letto enorme, ancora con il sorriso stampato sulla faccia.
Nessuno sapeva dire esattamente cosa era successo, i dottori davano buone possibilità al cervello di jimmy, per un ottima ripresa, ma il padre, il vecchio Sax merlin, sapeva che le cose non succedevano mai a caso, e che il suo unico figlio, sdraiato su quel letto, significava solo una cosa, grossi guai.
Sax spese parecchio per pagare le spese dell’ospedale, portare di nuovo a casa il piccolo jimmy era l’unica cosa che importava, poi si sarebbe dato da fare per organizzare la difesa del figlio, accusato di omicidio colposo e di combattimento hacker non autorizzato, e vista la natura dell’omicidio, forse l’avrebbero portato in una di quei nuovi laboratori sperimentali di ricerca sulla connessione neurale, avrebbe nel futuro portato la cioccolata al suo povero figlioletto, segnato dalle medicine e dalle incisioni sul cranio, lo sguardo vuoto, perso per sempre nei labirinti della rete.
Sax si svegliò di soprassalto , aveva l’impressione che Jimmy lo chiamasse, andò in camera a controllare, ma jimmy era nel suo solito stato di assenza, sempre contratto in quel sorriso, che Sax non era piu in grado di riconoscere il vero volto del figlio, si votò per tornare a dormire quando il monitor del computer di jimmy si accese da solo, Sax si voltò spaventato, quando la luce gialla apparve come un incubo, e si materializzò la scritta in caratteri lampeggianti “insert power pill”
Il touch-phone di Sax si illuminò tre volte, aveva ricevuto un messaggio dal computer di jimmy, Sax iniziò a tremare, conosceva la malvagità di quel maledetto hacker,cosa stava facendo al suo piccolo jimmy?
Sax lesse il messaggio con occhi disperati “aiutami papà”
Sax lancio il suo palmare contro la parete distruggendolo, sul monitor la scritta continuava a lampeggiare mentre Sax si accasciò a terra disperato, cosa voleva Pacman dal piccolo jimmy, perchè non lo lasciava in pace, era solo un bambino, che centrava con gli affari del padre, piccolo jimmy, cosi piccolo e timido, senza colpa, Sax era diventato l’impersonificazione della Maddalena sotto la croce del cristo morto, tirando a se le lenzuola del letto di jimmy, avvolgendosi in esse per nascondersi, per non sentire piu nulla, ma d’improvviso si sentì la voce di jimmy pronunciare ancora quelle parole “gnam gnam” diceva jimmy, mentre Sax si alzava per guardarlo parlare.
Jimmy aveva gli occhi sbarrati e continuava a ripetere “gnam gnam” Sax cercava di farlo rilassare abbracciandolo , ma jimmy assomigliava piu ad una bambola senza coscienza, ad un giocattolo pilotato da qualcun’altro, orrendamente incastrato in quel meccanismo a ripetizione.
Sax abbracciava il figlio sempre più disperato, ma aveva capito da subito cosa doveva fare, cosa pacman voleva che facesse, ma come poteva un padre consegnare suo figlio nelle mani di un mostro, come poteva rinunciare cosi a tutti i sacrifici fatti fino a quel momento, Sax sarebbe sprofondato all’inferno un tempo, pur di difendere quel che per lui era sacro, ma non in quel momento, davanti a l’idea di perdere il piccolo jimmy per sempre.
Si alzo e prese dalla sua cassaforte i semi della sua pianta,la greengiras, il lavoro di sperimentazione di una vita, la più assoluta rivoluzione nel campo della genetica e dell’informatica, la pianta dalla proprietà oscure e magiche, che Sax aveva scoperto dopo lunghi viaggi nel mondo, periodi infiniti di rinunce , assenze dalla famiglia, da casa, un lavoro pesante che stava per finire nelle mani del più malvagio dei criminali della rete.
o questo, o la morte di jimmy.
Sax guardò il seme e poi il monitor “insert power pill” continuava a lampeggiare, mentre jimmy apriva e chiudeva la bocca a ritmo della scritta, Sax poggiò il seme sulla lingua del figlio, che lo ingoio all’istante con un suono meccanico e metallico, accompagnato dalla musichetta di un videogioco, la musichetta di pacman, che finalmente aveva avuto quello che cercava.
Sax cadde sulle ginocchia , stavolta disperato solo a metà, infondo il suo piccolo jimmy era salvo, anche se pacman così, aveva raggiunto un livello ancora più pericoloso grazie alla sua pianta,ma adesso avrebbe lasciato in pace lui e la sua famiglia, e magari non avrebbe più sentito parlare di lui, magari Sax si sarebbe licenziato, e avrebbe portato Jimmy a vivere in campagna lontano dalla rete e dai computer.
Così, prese fra le sue braccia l’esile figlioletto e lo portò in camera sua, riempiendolo di coccole e attenzioni, come non faceva da secoli, e si sentiva di nuovo padre, riscoprendo più senso in quel picolo fagottino, che nel resto delle sue imprese di viaggiatore.
Forse quella notte Sax si era lasciato alle spalle tutto il passato, chiudendo per sempre la possibilità di accedere alle mutaporte, che lo avevano portato lontano dalle cose che più riempivano al sua vita.
Quella notte Sax e Jimmy, dormirono come mai nella loro vita, finalmente sorridendo in pace, mentre sul monitor, nella cameretta immersa nel buio ,appariva la scritta “game over”

1 commento:

MART ha detto...

no, sax devi distruggere il bastardo giallo!!!